Il nome di Fioravante Baldi è finito nel dimenticatoio troppo presto. Eppure la sua storia è legata a filo doppio al Torino: per averci giocato, per esserne stata una bandiera, per aver fatto da chioccia alla nascita del Grande Torino, per averlo allenato. E per essere scomparso proprio nei giorni del maggio 1976 quando, quarant’anni fa, si celebrava l’unico scudetto del dopo-Superga.

 

Buon centrocampista, Fioravante era nato a Basilea nel 1913, ed era il fratello minore di altri due calciatori, Giuseppe ed Adelmo. La sua carriera è iniziata nel 1932 a Foggia, prima del passaggio in granata due anni dopo: al Toro vive la parentesi più importante della sua carriera, nove stagioni con la chicca finale del primo scudetto conquistato dal Grande Torino. Quell’anno, è la stagione 1942-43, Baldi III è il vice-capitano di Osvaldo Ferrini, un nome una garanzia. Fioravante assiste al definitivo sbocciare di una delle rose più sfavillanti di tutto il calcio italiano, Valentino Mazzola, giunto a Torino l’estate precedente dal Venezia a braccetto con Ezio Loik. In stagione, Baldi metterà insieme 18 presenze e un gol (nel 7-0 all’Anconitana nei sedicesimi di finale di Coppa Italia); un cammino che permetterà a Fioravante di chiudere nel modo più bello il cammino granata, vincendo nella stessa stagione scudetto e Coppa Italia, bissando il successo conquistato nel 1935-36 quando la sua stagione registrò 32 gettoni e 13 gol.

La carriera da giocatore vivrà ancora delle fugaci esperienze a Napoli, Cesena e Piombino. Poi, da allenatore, incrocerà di nuovo quel Toro cui era legatissimo in altre due occasioni negli anni Cinquanta, allenandolo nel 1956-57 e subentrando a Blogoje Marjanovic nel campionato successivo. La settimana prima, infatti, il derby contro la Juve era finito malissimo, 4-1 per i bianconeri, con doppiette di Sivori e Charles: la società granata non la prende affatto bene e corre ai ripari richiamando la vecchia bandiera che debutta sulla panchina granata del 1957-58 a Udine. È il 9 marzo 1958, Bearzot e compagni giocano allo stadio Moretti, proprio quello che appare nel film “L’allenatore nel pallone” quando Oronzo Canà spia gli allenamenti friulani di Zico. La partita finisce 1-1 con Armano a due minuti dalla fine il vantaggio di Bettini e Baldi rimette in sesto la stagione: il Toro chiude all’ottavo posto, un punto davanti a Inter e Milan, e Baldi ne approfitta per far esordire il grandissimo Lido Vieri. E’ il 6 giugno 1958, il Toro pareggia 1-1 contro i lanieri in Coppa Italia e per Lido che non ha ancora 19 anni sarà una serata che non dimenticherà più.

 

Stadio Moretti di Udine, domenica 3 marzo 1958, ore 15
UDINESE – TORINO 1-1 (0-0)
RETI: 23’ st Bettini, 43’ st Armano.
UDINESE: Romano, De Giovanni, Valenti, Sassi, Cardarelli, Sentimenti V, Pentrelli, Pantaleoni, Bettini, Lindskog, Fontanesi. All. Bigogno.
TORINO: Rigamonti V, Grava, Brancaleoni, Bearzot, Ganzer, Bonifaci, Armano, Pellis, Fogli, Bertoloni, Tacchi. All. Baldi.
ARBITRO: Ferrari di Milano.
SPETTATORI: 11.000 circa.

 

 

 


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